Dal 4 al 9 maggio nelle sale del Cinema Massimo la tradizionale rassegna di cinema lgbt, che quest'anno proporrà un omaggio alla memoria di David Bowie.
Con la proiezione in anteprima italiana di Stonewall, il film di Ronald Emmerich con Jeremy Irvine, si aprirà mercoledì 4 maggio la trentunesima edizione del Torino Gay & Lesbian Film Festival – il più importante festival italiano di cinema lgbt e uno dei più importanti a livello internazionale – che proseguirà nelle tre sale del Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema fino al 9 maggio. La pellicola racconta la storia di Danny Winters, cacciato di casa perché gay, che si trasferisce a New York, in quel 1969 che vide i primi moti di ribellione della nascente comunità lgbt contro le vessazioni della polizia americana.
Infiniti sensi, precise direzioni è il motto dell'edizione di quest’anno, che avrà in programma 84 film, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, rappresentativi della pluralità di voci tipica del cinema lgbt. Si contano ben 54 anteprime italiane, 2 anteprime europee e 9 anteprime mondiali. Le nazioni più rappresentate, con 18 film, sono gli USA e l’Italia, a cui è dedicata la sezione Km 0: gli italiani. Spiccano poi la Germania, con 8 titoli, il Regno Unito con 6, Canada e Francia, entrambi con 5 pellicole. Tra le altre, si segnalano opere dall’Iraq (in coproduzione con la Germania), dal Vietnam, da Taiwan e da Cuba. Un’attenzione particolare sarà riservata a India e Tunisia.
«Questo Festival continua a essere un luogo aperto e disponibile allo scambio, al confronto, al rispetto – spiega il presidente Giovanni Minerba – per aiutare a creare una società più giusta, più libera, più moderna, più attenta. Ma pur se molte cose cambiano, l’Italia continua a essere lontana dalla piena attuazione del dettato costituzionale che sancisce la pari dignità sociale di tutti i propri cittadini».
Durante il Festival saranno assegnati quest'anno cinque riconoscimenti: il Premio Ottavio Mai, individuato da una giuria di tre esperti composta da Wieland Speck, direttore della sezione Panorama della Berlinale e creatore del Teddy Award, dalla cantante Paola Turci e dall’attore Alessandro Borghi; il Premio Queer e il Premio al miglior cortometraggio, che potranno contare su due giurie composte dagli studenti del DAMS dell’Università degli Studi di Torino e dell’Agenzia formativa "tuttoEuropa". Il pubblico assegnerà poi due riconoscimenti: il premio The Best Torino al miglior lungometraggio e il premio per il Miglior cortometraggio.
Quest'anno saranno ricordate alcune importanti figure del mondo dell'arte e dello spettacolo: Gianni Rondolino, con la proiezione di Un chant d’amour di Jean Genet (Francia, 1950); David Bowie, del quale sarà ripercorsa la vita artistica con una selezione dei suoi videoclip più significativi curata in collaborazione con il festival Seeyousound; ed Ettore Scola, con Una giornata particolare (Italia, 1977) nella versione restaurata dalla CSC-Cineteca Nazionale presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata di Bologna (con la supervisione di Luciano Tovoli). Alla proiezione, che sarà preceduta da un videomessaggio di Maurizio Costanzo, sarà presente la figlia Silvia Scola.
Il Torino Gay & Lesbian Film Festival, realizzato in collaborazione col Museo Nazionale del Cinema, ha il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Piemonte, della Città di Torino e della Fondazione CRT.
Sul sito del Festival oppure con l'applicazione Android/iPhone Museo Nazionale Cinema è possibile acquistare tramite internet i biglietti delle singole proiezioni e gli abbonamenti per la rassegna.
Il programma completo e tutte le informazioni su www.tglff.it.